Quale Natale?
Non fare che sia un Natale sempre uguale.

Se credi che a nascere sia un Uomo diverso,
vivi la sua nascita in modo diverso.
E se non credi, vivi la tua nascita come se ieri fosse stato quest'oggi cosciente:
nascere è un’azione che si ripete in ogni risveglio;
ha sempre un che di dolente e splendente
e vuole un latte che non consuma.
Qual è questo latte?
Non prometterti se non ti puoi mantenere:
disponiti a dare piccoli passi
senza andare lontano con la mente.
Per una volta guardati intorno:
chi ti è vicino
chiederebbe in silenzio anche solo uno sguardo
purché gli parlasse.

Pensa ai tuoi vecchi
ai tuoi poveri
ai tuoi affamati
ai tuoi abbandonati:
accoglienza tepori serenità ti siano infiniti:
finiscili dandoli tutti a tutti.

Non fare che sia una Nascita sempre uguale:
falla diversa per essere finalmente un risveglio da te.

© Gil

a te Buon Natale ...
Buon Natale a Te :
a te che non mi conosci
a te che sai chi sono
a te che passi e non leggi
a te che leggi in silenzio
a te che scrivi le tue parole
a te che le prendi e le fai tue
a te che pensi
a te che ti lasci trascinare
a te che nel tempo passi a guardare
a te che tieni chiusi gli occhi e vedi
a te che mi accompagni
a te che sei lontano
a te che mi guardi dentro
a te che ti presto un ombrello
a te che passo e vado
a te che mi soffermo per due parole
a te che credi nell’amore
a te che l’amore ti ha deluso
a te che ancora allunghi la mano
a te che qualcuno la riceve
a te che non hai fiducia
a te che quando piove piangi
a te che guardi le stelle e sorridi
a te che sai che dentro trovi dei fiumi
a te che sei arido
a te che non hai mai voluto
a te che non hai mai provato
a te che ti sei perso
a te che in fin dei conti nessuno ti dimentica
a te che quel viso ti porta nei sogni
a te che non vuoi più sognare
a te che qui ci regali tutto
a te che non mi regali niente
a te che sei povero ma ricco dentro
a te che cerchi ancora lei o lui
a te che una carezza ti porta bambino
a te che sei un adulto e guardi tuo figlio/a
a te che nonostante tutto vada male ma mi guardi
a te che vivi per quel che pensi e qui scrivi
a te che con amore ti accompagni nei versi
a te che nelle poesie voli lontano
a te ….
Buon natale e se pensi che ti manca qualcosa
Chiudi gli occhi e cercalo troverai qualcuno che ti ama…
A te …ed ora continua Tu la vita è tua sequela…

© mondoamfortas

Aspettando il NATALE 2009
Scema silenziosamente
il color degli arpeggi,
trovatelli a zonzo persi
osservano il presepe.
Mancando la luce
è franato il monte.
Pastore...
dov'è il gregge?
Si, è buio ad oriente,
il freddo polare
è sugli astanti.
Ma fregandosi
le une con le altre,
le mani fan scintille.
Poi si tendono
istintivamente
con un gesto di resa
ad aspettare la speranza.

© ariele57
Il giorno della nascita
All’inferno,così dicesti,
quella notte, nasceva,
il ghiaccio della strada
vampava di rossore,
quantunque, la felicità
brillasse attorno,
quel baleno che s’accese
nei tuoi occhi, fu conforme
alla mia vista dolente,
giacché, quella speranza
odorava, nella visione notturna
lasciando un raggio
cortese, tremolare lontano,
ove mi rifugiai.
Oggi, che quel giorno
è sussurrato, dal
mistico vento,
rimango neve
a ripiegare ali.

© iry50
Notte di dicembre
Digitare rimescolare assopirsi sul tasto ultimo, la i,
la o di Otranto, forse solo l’attesa, bianca, il grido
d’un cantico, a metà tra il venire e il rinviare,
allarmi siam studenti, gaudenti, rinnovati
ad uno ad uno gli ultimi pastori ritornano alle loro
case, la rossa, la bleu, l’arancione a vista di nuovi greggi.
Vorremmo suonare anche noi, con voi, le zampogne, imparare
ad otturare e a liberare i buchi dal fiato profondo,
il respiro, gli affanni, i tubi delle acque piovane,
questa notte di dicembre che alba ancora non è.
Promessa la specie campa la speranza. Alleluia, alleluia.
Gli ultimi bui avanzano verso la collina, prenderei quello mediano,
quello dal tono di lassù.

© ormedelcaos


Natale ai davanzali
In ginocchio ad una terra paziente
voci di reliquie illuminate,
focolari di braccia felici,
Natale ai davanzali.
Abeti come torrenti
in festa
e sopra i tetti un'allegria bianca
a giocare un dicembre
che tuona di ghiaccio.
I miei capelli hanno visto.
Hanno visto
comignoli sorridere a passi veloci,
un fanciullo nascere
per secoli,
Natale ai davanzali.

© michelazanarella
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