Ti ho mai detto che ti cerco © sellyselly
" ti ho mai detto che ti cerco
appeso ai rami dei viali come sacchetto svolazzante?
fra gli sguardi della gente al bar delle nove
dentro le vetrine a fare cucù con gli specchi
Nel muso del mio cane quando chiede senza fiatare
nelle vene all'inguine
tra i cuscini del divano
sopra un bus
sotto le scarpe A volte mi sembra di vederti
Quando parcheggio l'auto e chiudo a chiave
fra un passaggio del treno e l'aria che si tira dietro
dentro quella buca nell'asfalto che quando piove riflette il cielo
Ma spesso mi chiedo perché ti cerco
Quando sei tu che mi hai scovata
dove la testa batte e risponde
tra un pezzo di azzurro che arrotola e piove
fra le gambe di un corpo e il suo respiro
o dove il culo siede senza sapere il posto
Perché vedi
quando resto con la guancia a mezzo
fra il cuscino e il sonno
vorrei vedere di te
Di cosa pensi degli angeli e dei diavoli
delle pizze mangiate a morsi la sera
delle massaie che scopano i sogni
e i sogni che se ne fottono delle massaie
e di tutte quelle volte che non dico
e ti bestemmio sottovoce
E di come vedi i fiori e le foglie
le acque che scendono da te a me
e le scie e le nebulose che mi oscurano gli attimi
e mi fanno godere del nulla che è sopra i capelli
Ti ho mai detto che non so dove sei
ma so che ci sei?
Perché a volte basta il pensarti
bello
con la barba di cotone attaccata sui fogli a Natale
con la tunica bianca a scrivere di Santi e Patroni
con la penna all'orecchio come il mio salumiere
E sentirti accanto,
in un fiato
in una mano
in un kilo di pesce che tieni di scorta
E in un odore
Che resta negli occhi
mentre guardi e non vedi"
appeso ai rami dei viali come sacchetto svolazzante?
fra gli sguardi della gente al bar delle nove
dentro le vetrine a fare cucù con gli specchi
Nel muso del mio cane quando chiede senza fiatare
nelle vene all'inguine
tra i cuscini del divano
sopra un bus
sotto le scarpe A volte mi sembra di vederti
Quando parcheggio l'auto e chiudo a chiave
fra un passaggio del treno e l'aria che si tira dietro
dentro quella buca nell'asfalto che quando piove riflette il cielo
Ma spesso mi chiedo perché ti cerco
Quando sei tu che mi hai scovata
dove la testa batte e risponde
tra un pezzo di azzurro che arrotola e piove
fra le gambe di un corpo e il suo respiro
o dove il culo siede senza sapere il posto
Perché vedi
quando resto con la guancia a mezzo
fra il cuscino e il sonno
vorrei vedere di te
Di cosa pensi degli angeli e dei diavoli
delle pizze mangiate a morsi la sera
delle massaie che scopano i sogni
e i sogni che se ne fottono delle massaie
e di tutte quelle volte che non dico
e ti bestemmio sottovoce
E di come vedi i fiori e le foglie
le acque che scendono da te a me
e le scie e le nebulose che mi oscurano gli attimi
e mi fanno godere del nulla che è sopra i capelli
Ti ho mai detto che non so dove sei
ma so che ci sei?
Perché a volte basta il pensarti
bello
con la barba di cotone attaccata sui fogli a Natale
con la tunica bianca a scrivere di Santi e Patroni
con la penna all'orecchio come il mio salumiere
E sentirti accanto,
in un fiato
in una mano
in un kilo di pesce che tieni di scorta
E in un odore
Che resta negli occhi
mentre guardi e non vedi"